12/18/2014

Il Cinema e Virna Lisi


Virna Lisi è morta. La signora del cinema italiano, 78 anni, si è spenta stamani nella sua casa a Roma a causa di un tumore. Il figlio Corrado, che ha dato la notizia, ha detto che la madre si è spenta tranquillamente nel sonno. L'attrice aveva scoperto la malattia solo un mese fa.



Una bellezza perfetta, algida, aristocratica, Virna Lisi, nome d'arte di Virna Pieralisi, nata ad Ancona l'8 novembre 1936, nonostante fosse un'antidiva aveva vinto tanto: sei Nastri d'argento e un Prix d'interprètation fèminine a Cannes per la Regina Margot due David di Donatello per le sue interpretazioni e altrettanti alla carriera. Aveva, da Orgoglio e pregiudizio, nel 1957, fino alle ultime interpretazioni televisive, dedicato la sua professionalità di attrice stakanovista e puntuale al cinema e alle fiction tv.

Elegante, sempre perfetta, aveva però detto tanti no nella sua carriera. Tra gli altri a Ferzan Ozpetek. «Aveva scritto per me il ruolo che poi è andato a Lisa Gastoni in Cuore sacro, ma io ero già impegnata», aveva detto l'attrice in una intervista di qualche anno fa.

«Con quella bocca lei può dire ciò che vuole» le concedeva ai tempi del Carosello la celebre pubblicità del dentifricio Chlorodont e spesso, con quella bocca, Virna Lisi aveva appunto detto «no». Il suo no più sentito e sincero lo disse a Hollywood dove andò nel '64 per fare un film con Jack Lemmon Come uccidere vostra moglie. «Fu il maggior successo dell'anno - racconta - Mi fecero ponti d'oro: girai altri due film, con Tony Curtis (Due assi nella Manica) e Frank Sinatra (U 112 - assalto al Queen Mary), ma poi decisi di ricomprare il mio contratto, che durava altri sette anni, e tornare a casa. Fu difficilissimo: ci vollero tre mesi di trattative e avvocati bravissimi, ma alla fine ce l'ho fatta». Del film è rimasta famosa la scena in cui Virna Lisi usciva dalla torta di compleanno di Lemmon con indosso solo un bikini.

Tra i suoi altri storici rifiuti quello per Barbarella che fu la fortuna di Jane Fonda. «Volevano farmi fare Barbarella - racconta - ma io non avevo voglia di mettermi le ali d'argento, la tutina e la parrucca». E il carattere indipendente, unito alla nostalgia di casa, la portarono al gran rifiuto.

«A Hollywood - ricorda - c'erano contratti terribili che venivano venduti e ricomprati da una major all'altra come al mercato degli schiavi. La preparazione di un film durava mesi, mi impedivano di prendere l'aereo e venire a trovare mio marito, in più avevo un bambino piccolo. Insomma, non era la vita per me».

Costruirsi una famiglia anche a costo di qualche rinuncia, è stata la linea seguita dalla Lisi ma nonostante questo ha perso due figli per lo stress da lavoro, un dolore che ricorda ancora oggi. «Ho un figlio e tre nipoti, e potrei avere altri due figli se non li avessi perduti per lo stress di stare sul set per dodici ore al giorno, svegliarsi alle 5 del mattino, eccetera... Mi creda: questo è un mestiere molto difficile».

Nel periodo hollywoodiano rifiutò di apparire nuda sulla copertina di Playboy e le avances di Frank Sinatra, che si era innamorato di lei.

Tra i registi con cui ha lavorato fra gli altri: Dino Risi, Mario Monicelli, Franco Brusati, Mauro Bolognini, Alberto Lattuada considera il più grande di tutti un indipendente come lei: Pietro Germi con cui interpretò il gioiello «Signore e Signori».

Fra le sue interpretazioni degli anni '50 si ricordano poi Luna nuova (1955) di Luigi Capuano, Lo scapolo di Antonio Pietrangeli del 1955 con Alberto Sordi, e La donna del giorno, di Francesco Maselli. E' proprio in quegli anni - ricorda Wikipedia - che grazie ad una pubblicità le arriva la grande popolarità: il dentifricio Chlorodont la scelse infatti per interpretare i propri sketch all'interno della storica rubrica televisiva Carosello, il cui slogan, con quella bocca può dire ciò che vuole, ottenne immediato successo e divenne un vero e proprio tormentone di quegli anni. Nel 1958 compare accanto a Totò e Peppino De Filippo nella commedia Totò, Peppino e le fanatiche.

Negli anni '80 ha recitato anche nel film culto di Carlo Vanzina Sapore di mare. Negli ultimi anni si era dedicata soprattutto alla tv con le fiction A casa di Anna, Caterina e le sue figlie, L'onore e il rispetto, Il sangue e la rosa, Baciamo le mani - Palermo New York 1958 e Madre, aiutami.

Nell'aprile del 2014, dopo dodici anni di assenza, era tornata per l'ultima volta su un set cinematografico, recitando nella commedia di Cristina Comencini Latin Lover.

«Un mestiere difficile». Solo una professionista lo dice. Solo una professionista sa essere dura con le veline e le aspiranti tali. «I consigli li riservo alle persone care. E le ragazzine di oggi sembra che capiscano tutto loro, che ne sappiano più di tutti, ma forse nel verso sbagliato», dice sincera.

Credit by CorrieredellaSera.it

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